I.Cenni introduttivi: le
ragioni della complessità del sistema di relazioni esterne della UE
II.L’Unione europea e
l’ordinamento internazionale
1.soggettività delle
organizzazioni internazionali: il parere della Corte internazionale di
giustizia sulla questione della Riparazione per i danni subiti dalle Nazioni Unite, 11 aprile 1949
2.caratteristiche per
l’acquisto della soggettività in capo alle organizzazioni internazionali
3.L’Unione europea come
organizzazione internazionale:
·la capacità di concludere accordi con soggetti terzi, che
vincolano la CE e gli Stati membri (art. 300, par. 7, TCE); i collegamenti con
le altre organizzazioni internazionali (articoli 302, 304, 304 TCE)
b.gli accordi di associazione
(art. 310 TCE); funzioni e caratteristiche; in particolare, le convenzioni di
Lomé e l'accordo di partenariato con i paesi ACP di
Cotonou (2000)
3.L’obbligo di cooperazione fra
le istituzioni e fra CE e Stati membri nella conclusione e nell’esecuzione
degli accordi internazionali
4.La procedura per la
Conclusione degli accordi nell’ambito comunitario
a.l’art. 300 del trattato ed il
ruolo delle Istituzioni politiche nella conclusione degli accordi; in
particolare, la sentenza della Corte di giustizia nella causa C-327/91, Francia
c. Commissione, relativa all’accordo Commissione/Stati Uniti sull’applicazione
del rispettivo diritto della concorrenza; l’art. 46 della Convenzione di Vienna
sul diritto dei trattati
7.la partecipazione della CE
alle conferenze ed alle organizzazioni internazionali: in particolare, la
Conferenza di Rio de Janeiro su ambiente e sviluppo (1992); la qualità di Membro
dell’OMC e della FAO; lo status di osservatore alle Nazioni Unite
IV.La Politica estera e di sicurezza comune
1.La Politica estera e di
sicurezza comune nel quadro del TUE: in particolare, gli articoli 2, 3 e 47 del
TUE
2.Gli obbiettivi della PESC
(art. 11 TUE) e il ruolo delle Istituzioni
3.Gli strumenti per
l’attuazione degli obbiettivi PESC (artt. 12 ss. TUE):
a.Principi ed orientamenti
generali e strategie comuni; in particolare, la strategia comune sulla Russia
(4 giugno 1999)
b.Azioni comuni; in particolare,
l’azione comune 2003/423/PESC del Consiglio, relativa all’operazione militare
dell’Unione europea nella Repubblica democratica del Congo (5 giugno 2003)
e.La cooperazione sistematica
fra Stati membri (artt. 12 e 16 TUE) e gli obblighi di coordinamento,
informazione e difesa delle posizioni comuni (artt. 19 e 20 TUE); il ruolo del Consiglio
quale garante dell’unità, della coerenza e dell’efficacia dell’azione
dell’Unione (art. 13.3)
4.Il procedimento di adozione
degli atti PESC: le deliberazioni del Consiglio europeo; gli artt. 22 e 23 TUE;
in particolare, l’astensione costruttiva e le ipotesi di voto a maggioranza
qualificata
5.Gli organi ausiliari: Alto
rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune, rappresentanti
speciali, Comitato politico e di sicurezza, Comitato militare, Comitato di
stato maggiore
6.La Politica europea di
sicurezza e difesa: in particolare, le cd. “missioni Petersberg” e la lotta al
terrorismo internazionale; il divieto di cooperazioni rafforzate (art. 27 B) e
la posizione della Danimarca; le prospettive della difesa comune europea
7.Il ruolo della Corte di
giustizia rispetto agli atti PESC; in particolare, la causa C-170/96, Commissione c.
Consiglio, relativa al regime di
transito aeroportuale; l’ordinanza del Presidente del Tribunale di primo grado
nella causaAden
e altri c. Consiglio e Commissione; l’art.
III-282 del progetto di Costituzione
8.Gli accordi nell’ambito della
PESC e della GAI: procedure di conclusione ed effetti; in particolare, l’accordo NATO-UE sulla sicurezza delle informazioni
e l’accordo UE - Stati Uniti sull’assistenza giudiziaria