DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA

Modulo integrativo (3 crediti)

 

LE RELAZIONI ESTERNE

dott. Serena FORLATI

(a.a. 2004-2005)

SCHEMA DELLE LEZIONI

I.       Cenni introduttivi: le ragioni della complessità del sistema di relazioni esterne della UE

II.    L’Unione europea e l’ordinamento internazionale

1.     soggettività delle organizzazioni internazionali: il parere della Corte internazionale di giustizia sulla questione della Riparazione per i danni subiti dalle Nazioni Unite, 11 aprile 1949

2.     caratteristiche per l’acquisto della soggettività in capo alle organizzazioni internazionali

3.     L’Unione europea come organizzazione internazionale:

a.                La soggettività della CE:

·                   l’art. 281 del trattato

·                   la sentenza Racke c. Hauptzollamt Meinz (spec. par. 45)

·                   la capacità di concludere accordi con soggetti terzi, che vincolano la CE e gli Stati membri (art. 300, par. 7, TCE); i collegamenti con le altre organizzazioni internazionali (articoli 302, 304, 304 TCE)

·                  l’atteggiamento degli Stati terzi rispetto al fenomeno dell’integrazione comunitaria: in particolare, l’art. IX dell’accordo istitutivo dell’OMC (1994) e l’allegato IX alla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (1982)

b.                 Soggettività dell’UE?

·                gli artt. 24 e 38 TUE

·                 la relazione conclusiva del Gruppo di lavoro III in seno alla convenzione e l’art. 6 del progetto di Costituzione

III.   Le relazioni esterne della CE

1.      La competenza della CE a concludere accordi con Stati terzi nelle materie previste dal trattato:

a.                 in particolare, l’art. 133 e la nozione di politica commerciale comune; l’evoluzione giurisprudenziale; i pareri 1/75 (relativo all’Intesa sulla valutazione delle spese locali) e 1/78 (relativo all’Accordo sulla gomma naturale); il parere 1/94 sulla Competenza della Comunità a stipulare accordi in materia di servizi e di tutela della proprietà intellettuale; le successive modifiche all’art. 133 TCE

b.                 gli accordi di associazione (art. 310 TCE); funzioni e caratteristiche; in particolare, le convenzioni di Lomé e l'accordo di partenariato con i paesi ACP di Cotonou (2000)

2.      La competenza della CE a concludere accordi nelle materie non previste dal trattato: in particolare, la sentenza AETS e il parere 2/91 sulla Convenzione n. 170 dell’OIL in materia di sicurezza durante l’impiego delle sostanze chimiche sul lavoro; il parere 2/94 sulla Adesione alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e i rapporti fra ordinamento comunitario e sistema CEDU; l’art. 7.2 del Progetto di Costituzione europea

3.      L’obbligo di cooperazione fra le istituzioni e fra CE e Stati membri nella conclusione e nell’esecuzione degli accordi internazionali

4.      La procedura per la Conclusione degli accordi nell’ambito comunitario

a.                 l’art. 300 del trattato ed il ruolo delle Istituzioni politiche nella conclusione degli accordi; in particolare, la sentenza della Corte di giustizia nella causa C-327/91, Francia c. Commissione, relativa all’accordo Commissione/Stati Uniti sull’applicazione del rispettivo diritto della concorrenza; l’art. 46 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati

b.                 i pareri della Corte di giustizia: effetti e funzione- in particolare, il parere 2/94 sulla Adesione alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (spec. par. 2-6); legittimazione alla presentazione della richiesta e limiti temporali - in particolare, il parere 2/94 ed il parere 1/94 sulla Competenza della Comunità a stipulare accordi in materia di servizi e di tutela della proprietà intellettuale (spec. par. 5 e 10)

c.                 l’applicazione provvisoria: art. 300, par. 2, comma 2°; in particolare, la decisione 1/2000 del 27 luglio 2000 del Consiglio dei Ministri ACP-CE

5.      L’adozione di misure di sospensione degli accordi (articolo 300, par. 2, comma 2°) e l’interruzione delle relazioni commerciali (art. 301)

6.      Gli effetti delle norme internazionali nell’ordinamento comunitario:

a.               Gli accordi conclusi dalla CE:

·                  L’art. 300, par. 7 TCE; la prassi degli “accordi interni” finalizzati all’esecuzione

·                  Gli effetti diretti degli accordi: in particolare, la sentenza Bresciani; le fonti previste da accordi

·                  La questione degli effetti diretti del GATT: in particolare, la sentenza Dior

·                  Gli accordi quale parametro di legittimità del diritto comunitario derivato

b.                Le norme consuetudinarie: la sentenza Racke

7.      la partecipazione della CE alle conferenze ed alle organizzazioni internazionali: in particolare, la Conferenza di Rio de Janeiro su ambiente e sviluppo (1992); la qualità di Membro dell’OMC e della FAO; lo status di osservatore alle Nazioni Unite

IV.  La Politica estera e di sicurezza comune

1.      La Politica estera e di sicurezza comune nel quadro del TUE: in particolare, gli articoli 2, 3 e 47 del TUE

2.      Gli obbiettivi della PESC (art. 11 TUE) e il ruolo delle Istituzioni

3.      Gli strumenti per l’attuazione degli obbiettivi PESC (artt. 12 ss. TUE):

a.               Principi ed orientamenti generali e strategie comuni; in particolare, la strategia comune sulla Russia (4 giugno 1999)

b.              Azioni comuni; in particolare, l’azione comune 2003/423/PESC del Consiglio, relativa all’operazione militare dell’Unione europea nella Repubblica democratica del Congo (5 giugno 2003)

c.              Posizioni comuni: in particolare, la posizione comune 2003/444/PESC del Consiglio sulla Corte penale internazionale (16 giugno 2003)

d.              Decisioni, dichiarazioni ed altri atti atipici

e.              La cooperazione sistematica fra Stati membri (artt. 12 e 16 TUE) e gli obblighi di coordinamento, informazione e difesa delle posizioni comuni (artt. 19 e 20 TUE); il ruolo del Consiglio quale garante dell’unità, della coerenza e dell’efficacia dell’azione dell’Unione (art. 13.3)

4.      Il procedimento di adozione degli atti PESC: le deliberazioni del Consiglio europeo; gli artt. 22 e 23 TUE; in particolare, l’astensione costruttiva e le ipotesi di voto a maggioranza qualificata

5.      Gli organi ausiliari: Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune, rappresentanti speciali, Comitato politico e di sicurezza, Comitato militare, Comitato di stato maggiore

6.      La Politica europea di sicurezza e difesa: in particolare, le cd. “missioni Petersberg” e la lotta al terrorismo internazionale; il divieto di cooperazioni rafforzate (art. 27 B) e la posizione della Danimarca; le prospettive della difesa comune europea

7.       Il ruolo della Corte di giustizia rispetto agli atti PESC; in particolare, la causa C-170/96, Commissione c. Consiglio, relativa al regime di transito aeroportuale; l’ordinanza del Presidente del Tribunale di primo grado nella causa Aden e altri c. Consiglio e Commissione; l’art. III-282 del progetto di Costituzione

8.      Gli accordi nell’ambito della PESC e della GAI: procedure di conclusione ed effetti; in particolare, l’accordo NATO-UE sulla sicurezza delle informazioni e l’accordo UE - Stati Uniti sull’assistenza giudiziaria

V.     L’Unione europea e la situazione nello Zimbabwe