Corte costituzionale: Sent. 170/1984 “Granital” – 1. rapporti tra i due ordinamenti
Vi é un punto fermo nella costruzione giurisprudenziale dei rapporti
fra diritto comunitario e diritto interno: i due sistemi sono configurati come autonomi e distinti, ancorché coordinati, secondo la ripartizione di competenza stabilita e garantita dal
Trattato.
Invero, l'accoglimento di tale principio, come si é
costantemente delineato nella giurisprudenza della Corte, presuppone che la
fonte comunitaria appartenga ad altro ordinamento,
diverso da quello statale. Le norme da essa derivanti vengono, in forza
dell'art. 11 Cost., a ricevere diretta applicazione nel territorio italiano, ma
rimangono estranee al sistema delle fonti interne:
e se così é, esse non possono, a rigor di logica, essere valutate secondo gli
schemi predisposti per la soluzione dei conflitti tra le norme del nostro
ordinamento.
L'ordinamento della CEE e quello dello Stato, pur distinti ed autonomi, sono, come esige il Trattato di
Roma, necessariamente coordinati; il coordinamento discende, a sua volta,
dall'avere la legge di esecuzione del Trattato trasferito agli organi
comunitari, in conformità dell'art. 11 Cost., le competenze che questi
esercitano, beninteso nelle materie loro riservate.