DECALOGO
2009
(anno
accademico 2009-2010)
COME FUNZIONANO
IL TEST SCRITTO E L'ESAME ORALE
- L'esame orale
è sempre preceduto da un test scritto. Il test si svolge all'inizio dell'appello d'esame: si
raccomanda perciò la massima puntualità e di presentarsi muniti di libretto (se
disponibile) e di
documento di identificazione.
- Il
test non sarà pre-corretto, ma letto e discusso al momento dell'esame orale:
è considerato a tutti gli effetti prova di esame.
- Il test
è composto di
12 domande di
cui alcune con risposte predefinite e altre a risposta aperta (con un limite massimo di righe);
verranno distribuiti dei moduli prestampati. Dura 45 min.
- Gli argomenti su cui verte il test sono: "fonti"
(capitoli
III, VIII, IX, X, XI), "organizzazione"
(capitoli I-II, IV-VII), "giustizia
costituzionale" (capitolo XII), "diritti e libertà" (capitolo
XIII).
- Il test scritto serve in primo
luogo come verifica e autovalutazione: sta allo studente capire da esso se è
in grado di sostenere l'orale o gli conviene invece ritirarsi (basta non consegnare
il test).
- Il test scritto serve poi alla
commissione per valutare se l'esame orale possa svolgersi utilmente (il che
significa che un test che dimostri gravi e estese lacune basta ad interrompere
l'esame) e da dove iniziare l'orale.
- Durante
il test scritto possono essere consultati soltanto la costituzione e
testi di legge non commentati
- L'esame orale prevede di
regola una domanda su ognuna delle
parti indicate al punto 2. Tuttavia la prima domanda riguarda sempre uno degli
argomenti cardine della materia, per cui una risposta gravemente insufficiente
ad essa pregiudica il proseguimento dell'esame.
- L'esame
può essere ripetuto in ogni appello, ma il 18 conquistato per usucapione
non è un'ipotesi contemplata dalla commissione.
- Gli
appelli per gli studenti fuoricorso e ripetenti sono strettamente riservati
ad essi. Si prega di non chiedere eccezioni.
- L'esame
orale si svolge talvolta di fronte a più commissioni, ma lo studente
ha comunque il diritto di chiedere di sostenerlo davanti al docente
titolare dell'insegnamento (senza temere alcuna conseguenza negativa
nella valutazione).